Intervista ad Aldo Pigoli sugli assetti geopolitici

Aldo Pigoli, AD di BAIA, ha rilasciato una lunga intervista alla rivista Fondi&Sicav sugli attuali e futuri assetti geoconomici mondiali. Nel lungo colloquio con la giornalista Pinuccia Parini, Pigoli traccia un’analisi precisa di ciò che sta avvenendo a livello globale, mostrando la necessità di adeguare i “vecchi modelli di analisi” alla complessità attuale della situazione. Oggi la Cina è il primo partner commerciale di 130 Paesi, mentre gli Stati Uniti solo della metà: “dal 2013 la Repubblica Popolare Cinese è diventata il maggiore paese esportatore al mondo di beni e anche la quota dei servizi sta progressivamente aumentando. Non è ancora la più grande economia commerciale, perché questo primato è degli Stati Uniti, ma il suo ruolo è cresciuto tanto da diventare protagonista sulla scena mondiale”. E ancora: “la Cina vuole diventare la prima potenza economica entro il 2049, centenario della nascita della repubblica e questo è il suo obiettivo prioritario”. In questo contesto occorre ridefinire il ruolo dell’Europa e di organizzazione come il G20 o il G7. Avverte Pigoli: “Non vedo un futuro guidato dalle potenze emergenti, bensì un contesto in cui i membri del G7 continueranno a essere rilevanti e la resilienza economica degli Stati Uniti lo dimostra. La ragione è nel fatto che non c’è una convergenza strutturale e strategica tra Cina, India, Russia e Turchia, per citare alcuni stati, se non un racconto anti-occidentale, che è molto forte e vincente”. Analisi come queste aiutano a conoscere l’orizzonte mondiale, ma anche a comprendere lo scenario nel quale le imprese italiane devono competere. E’ questo il servizio che BAIA vuole offrire: strumenti concrei per aiutare le PMI italiane a competere in un mondo che cambia, e che inevitabilmente diventerà sempre più complesso. L’articolo può essere letto qui

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