Il volto umano dell’algoritmo

Il Chief Technological Officer di BAIA, Andrea Carobene, ha partecipato a una due giorni di formazione della Fondazione Casa Cardinale Maffi: una fondazione toscana che si prende cura di circa 500 persone, chiamate Fratelli Preziosi e Sorelle Preziose: persone anziane, con disabilità fisica e/o psichica, in stato vegetativo, con Malattia di Alzheimer… La Fondazione opera attraverso 8 strutture coinvolgendo circa 500 operatori. La sfida era quella di riflettere assieme su come gli algoritmi e l’intelligenza artificiale stanno modificando la nostra Società; le opportunità e i rischi legati a questo cambiamento, ma anche cercare di capire se sia possibile immaginare delle modalità per misurare la qualità della relazione assistenziale, per fare sì che nelle valutazioni e nelle procedure seguite dalle istituzioni pubbliche non ci si affidi solo alle necessarie logiche di efficienza, ma possa trovare spazio anche la qualità delle relazioni interpersonali, il tempo speso ad ascoltare chi ci sta davanti, i piccoli gesti di accoglienza e attenzione che rendono umano qualsiasi rapporto. L’incontro con la Fondazione e i suoi operatori è stato emozionante e intenso per la passione e la dedizione che mettono nel loro lavoro. Carobene ha cercato di trasmettere il volto umano della tecnologia: la bellezza dei nuovi strumenti, le implicazioni etiche, e le sfide in corso. Lo strumento intelligenza artificiale può rivelarsi prezioso non solo per il business delle PMI, ma anche in contesti particolari come quelli legati alle fragilità umane.

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